Il registro delle opposizione, cosa cambia?
di Alfredo Visconti Presidente ANDIP
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Il registro delle opposizione, cosa cambia?
Quasi nulla se poi non si fanno i controlli, comunque …..
il Consiglio dei Ministri ha approvato le modifiche al Registro Pubblico delle strumento che dovrebbe salvarci dalle estenuanti e continue telefonate di fatidici call center che naturalmente si presentano sempre in modo anonimo, spesso truffaldino e mai cin chiarezza sulle offerte. Ma a parte queste “illazioni” questa volta il registro dovrebbe portare con se una modifica sostanziale e cioè la possibilità di iscrivere al Registro anche i numeri di cellulare, cosa fino ad oggi non possibile perché il servizio era creato e avrebbe dovuto monitorare la sola telefonia fissa.
E’ bene dire che all’ora zero mancano ancora alcuni passaggi burocratici/formali ma siamo alle battute finali.
Per iscriversi resteranno valide le conosciute 4 opzioni
- Sito web – al momento il link è questo https://abbonati.registrodelleopposizioni.it/iscrizione/
- Numero verde numero gratuito 800 265 265
- Email iscrizione@registrodelleopposizioni.it dove si potrà inviare il modulo pdf debitamente compilato scaricabile a questo link https://www.registrodelleopposizioni.it/sites/default/files/Mod.RO-ABBONATO_email.pdf
- Raccomandata – il cui indirizzo è Gestore del Registro Pubblico delle Opposizioni – Abbonati
Ufficio Roma Nomentano Casella Postale 7211 – 00162 Roma (RM)
Il registro pubblico delle opposizioni è un servizio pubblico gratuito che consente ai cittadini che si iscrivono di non essere più contattati dagli operatori di telemarketing, a meno che questi non abbiano ricevuto un esplicito consenso all’utilizzo dei dati dopo la data di iscrizione e da domani sarà possibile iscrivere su questo registro anche i cellulari che erano rimasti fuori dalla gestione del attuale RPO.
Ma vediamo quali sono e saranno le novità sostanziali per gli utenti previste dal nuovo RPO:
- possibilità di inserire nel registro delle opposizioni anche i numeri di cellulari
- possibilità di opporsi alla ricezione delle chiamate indesiderate effettuate tramite sistemi automatizzati
- iscrizione all’Rpo comporta la revoca dei precedenti consensi per fini commerciali espressi dagli utenti
- iscrizione d’ufficio all’Rpo dei numeri che non compaiono nell’elenco telefonico
A ben guardare se ai fatti seguirà anche la sostanza, i controlli, il futuro del telemarketing è destinato a cambiare e probabilmente in meglio. E’ si in meglio, perché riducendosi le telefonate il servizio dovrà per forza di cose puntare sulla qualità delle aziende che lo utilizzano, e se poi alla qualità si affianca la professionalità il successo in termini numerici non potrà che essere una nuova gestione del marketing in qualsiasi sua definizione.
Il sito on del registro www.registrodelleopposizioni.it nella sezione dedicata al nuovo registro scrive:
“Oltre a vietare le chiamate di telemarketing e la cessione a terzi dei dati personali, l’iscrizione al nuovo strumento garantirà la decadenza dei consensi precedentemente rilasciati dagli utenti per chiamate con finalità commerciali con e senza operatore umano, ad eccezione di quelle svolte dai soggetti che hanno raccolto un consenso nell’ambito di un contratto attivo (o cessato da non più di trenta giorni) per la fornitura di beni o servizi.
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A partire dalla sua entrata in vigore gli operatori di telemarketing saranno obbligati a consultare mensilmente il nuovo Registro e comunque prima dell’avvio di ogni campagna pubblicitaria per verificare i numeri che intendono contattare.”
Quindi il nuovo regolamento stabilisce che con l’iscrizione al registro, a seguito di specifica richiesta dei contraenti, vengano revocati tutti i consensi precedentemente espressi che autorizzano il trattamento dei numeri di telefono. Ma soprattutto, d’ora in poi gli operatori e le società che svolgono attività di call center dovranno garantire l’identificazione della linea del chiamante.
Ultima sanzione in ordine di tempo prima delle nuove regole per telemarketing selvaggio il Garante la ha somministrata ad ENEL per un importi di 26 milioni di euro e ciò ci da buone speranza sulla consistenza dei controlli da qui per il futuro.
In sostanza non ci resta che sperare che a breve i nostri cellulari tornino ad essere dei fedeli compagni di comunicazione non invasi dal telemarketing, o meglio come tutti speriamo contattati da operatori seri e professionali che offrono servizi di qualità all’interno delle regole.